Legge regionale 15 aprile 2009, n. 7
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Proposta
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Relazione: Gli Orientamenti Integrati Crescita e Occupazione della Strategia di Lisbona auspicano il raggiungimento dei seguenti 5 paramentri di riferimento:
1. la percentuale di abbandoni scolastici prematuri non deve superare il 10% della percentuale media,
2. incremento del numero di laureati in matematica, scienze e tecnologie di almeno il 15% con contestuale diminuzione dello squilibrio dei sessi;
3. almeno l'85% dei ventiduenni deve aver completato il ciclo di istruzione secondaria superiore;
4. diminuzione di almeno il 20% rispetto al 2000 dei quindicenni con scarse capacitàdi lettura;
5. almeno il 12,5% della popolazione adulta in etàlavorativa (25-64 anni) deve aver partecipato ad attivitàdi Life Long Learning.
Nel POR della Regione Ubria si sottolinea il ruolo chiave del sistema dell'istruzione e formazione regionale in cui si registra un tasso di scolarizzazione più elevato di quello della media europea e più vicino agli obiettivi di Lisbona.
le leggi ed i provvedimenti regionale sistematizzati all'interno dello SFIR sono:
1. la legge n. 30/2005 sui servizi educativi per la prima infanzia;
2. la Direttiva Crediti e Certificazione delle Competenze;
3. il nuovo Modello di Formazione Iniziale;
4. la legge sul Diritto allo Studio;
5. alcuni elementi della legge regionale sull'Apprendistato n. 18 del 30 maggio 2007.
La legge quadro sullo SFIR detta norme per la disciplina del sistema formativo integrato regionale con la finalitàdi favorire l'innalzamento dei livelli di sitruzione d formazione, culturali e professionali, di realizzare azioni qualificate per garanetire il sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo e per l'iserimento nel mondo del lavoro.
I soggetti coinvolti nel processo di integrazione collaborano per qualificare ed arricchire l'offerta formativa attaverso un sistema di crediti e certificazioni che consenta al soggetto che apprernde di valorizzare le competenze acquisite nei diversi ambiti o settori, favorire i passaggi tra i diversi tipi e indirizzi e priomuovere l'integrazione tra i sistemi.
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Obiettivo della legge: Il disegno di legge ha come finalitàgenerali l'innalzamento dei livelli di istruzione e formazione, culturali e professionali dell'individuo, di realizzare azioni qualificate per garantire il sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo, per l'inserimento nel mondo del lavoro e per la realizzazione del diritto all'apprendimento durante tutto l'arco della vita (art. 1).
L'art. 2 chiarisce poi alcuni obiettivi e principi specifici:
a) Favorire il successo formativo;
b) Favorire la promozione e l'inclusione sociale;
c) Contrastare la dispersione scolastica;
d) Favorire l'emergere dell'eccellenza e del merito;
e) Sostenere le famiglie;
f) Favorire i percorsi di accompagnamento dei ragazzi disabili o in condizioni di disagio;
g) Personalizzare e individuare percorsi formativi per la centralitàdel diritto allo studio e alla formazione;
h) Favorire l'orientamento delle persone nell'assunzione delle scelte formative e professionali con particolare riferimento all'inserimento scolastico e formativo delle fasce deboli;
i) Favorire l'orientamento delle persone nell'assunzione delle scelte inerenti la ricerca e il mantenimento dell'impiego e delle fasi di transizione tra formazione e lavoro.
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Individuazione dei destinatari: Il ddl definisce i “soggetti dell'integrazioneâ€Â, che sono:
- Istituzioni scolastiche autonome;
- Organismi scolastici territoriali;
- Università;
- Sistema della formazione professionale;
- Enti locali.
Il ddl definisce i “soggetti che partecipano al processo di integrazioneâ€Â, che sono:
- Sistema delle imprese, delle associazioni datoriali, dell'educazione formale e non formale;
- Organizzazioni sindacali;
- Associazioni sociali, culturali, assistenziali e di volontariato.
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Struttura regionale di riferimento: DIREZIONE REGIONALE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
Direttore: Dott. Ciro Becchetti
Via M. Angeloni, 61 - 06124 Perugia
Telefono: 0755045190
Fax: 0755045565
E-mail: cbecchetti@regione.umbria.it
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Dati identificativi
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Tipo atto: PDL
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Numero atto: 1423
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Proponente: G.R. DELIB. N. 1494 DEL 10/11/2008
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Titolo: SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO REGIONALE
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Pervenuto al Consiglio il: 27-11-2008
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Codice esito conclusivo dell'iter dell'atto: APPROVATO
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Legislatura: VIII
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Valutazione ex ante
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Analisi documentale
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Obiettivi
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Obiettivi diretti ed espliciti: Si
Il disegno di legge ha come finalitàgenerali l'innalzamento dei livelli di istruzione e formazione, culturali e professionali dell'individuo, di realizzare azioni qualificate per garantire il sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo, per l'inserimento nel mondo del lavoro e per la realizzazione del diritto all'apprendimento durante tutto l'arco della vita (art. 1).
L'art. 2 chiarisce poi alcuni obiettivi e principi specifici:
a) Favorire il successo formativo;
b) Favorire la promozione e l'inclusione sociale;
c) Contrastare la dispersione scolastica;
d) Favorire l'emergere dell'eccellenza e del merito;
e) Sostenere le famiglie;
f) Favorire i percorsi di accompagnamento dei ragazzi disabili o in condizioni di disagio;
g) Personalizzare e individuare percorsi formativi per la centralitàdel diritto allo studio e alla formazione;
h) Favorire l'orientamento delle persone nell'assunzione delle scelte formative e professionali con particolare riferimento all'inserimento scolastico e formativo delle fasce deboli;
i) Favorire l'orientamento delle persone nell'assunzione delle scelte inerenti la ricerca e il mantenimento dell'impiego e delle fasi di transizione tra formazione e lavoro.
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Destinatari
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Destinatari diretti: Il ddl definisce i “soggetti dell'integrazioneâ€Â, che sono:
- Istituzioni scolastiche autonome;
- Organismi scolastici territoriali;
- Università;
- Sistema della formazione professionale;
- Enti locali.
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Destinatari indiretti: Il ddl definisce i “soggetti che partecipano al processo di integrazioneâ€Â, che sono:
- Sistema delle imprese, delle associazioni datoriali, dell'educazione formale e non formale;
- Organizzazioni sindacali;
- Associazioni sociali, culturali, assistenziali e di volontariato.
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Zone territoriali di intervento: Tutto il territorio regionale.
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Forme di pubblicitàper i destinatari: Nel ddl non sono previste forme specifiche di pubblicitàper i destinatari. Tuttavia, gli articoli che riguardano il riconoscimento dei crediti formativi (art. 18), la certificazione delle competenze (art. 19) e il Libretto formativo del cittadino (art. 20) contengono alcune disposizioni che prevedono, nella loro futura applicazione, alcuni aspetti riguardanti la pubblicitàper i destinatari.
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Forme di partecipazione per i destinatari/cittadinanza: Il disegno di legge istituisce la Conferenza del sistema formativo integrato. Essa fornisce linee e indirizzi per la predisposizione del Piano triennale e del Programma attuativo annuale, determina gli obiettivi relativi al raccordo e alla pari dignitàtra i diversi sistemi e al mutuo riconoscimento dei crediti maturati. Fanno parte della Conferenza:
- il Presidente della Giunta regionale o l'Assessore regionale;
- i Presidenti delle province di Perugia e Terni;
- i Rettori dell'Universitàdi Perugia e dell'Universitàper stranieri di Perugia;
- il legale rappresentante della direzione scolastica regionale;
- due componenti designati dal Consiglio delle Autonomi locali;
- tre componenti designati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;
- quattro componenti designati dalle organizzazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative;
- un componente della Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato di Perugia e uno di quella di Terni;
- tre rappresentanti degli organismi di formazione professionale accreditati;
- tre rappresentanti delle istituzioni scolastiche;
- due rappresentanti del Forum regionale dei genitori;
- il Consigliere di paritàregionale;
- una rappresentante del Centro per le Pari Opportunità.
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Analisi del contesto
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Definizione dei fenomeni oggetto dell'intervento
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Definizione contenuta nell'atto: L'atto contiene alcune definizioni:
- Integrazione = processo attraverso il quale i soggetti coinvolti collaborano per qualificare ed arricchire l'offerta formativa riconoscendo il valore dell'educazione formale, non formale ed informale, attraverso un sistema di crediti e certificazioni che consenta al soggetto che apprende di valorizzare le competenze acquisite nei diversi ambiti o settori, favorire i passaggi tra i diversi tipi e indirizzi e promuovere l'integrazione tra i sistemi.
- Ambiti territoriali = strumenti operativi ed unificanti per la programmazione dell'offerta integrata tra istruzione e formazione professionale, funzionali al miglioramento dell'offerta di istruzione e formazione e definiti in base ad elementi di unitarietàed omogeneità.
- Alternanza istruzione-formazione-lavoro = esperienza integrata tra contesti e modalitàdi apprendimento formali e non formali, finalizzata a favorire un più efficace sviluppo delle competenze professionali mediante la combinazione e la sistematizzazione di conoscenze teorico- concettuali e abilitàpratico-applicative.
- Formazione continua = formazione rivolta agli adulti occupati, ai dipendenti ed ai titolari d'impresa; persegue gli obiettivi relativi all'adattabilitàdella forza lavoro attraverso il rafforzamento delle competenze mirate al mantenimento dell'impiego ed allo sviluppo professionale dei lavoratori nonché ai fabbisogni indotti dall'innovazione tecnologica ed organizzativa e dalla societàdell'informazione.
- Apprendistato permanente = attivitàdi apprendimento avviata in qualsiasi momento della vita volta a migliorare le conoscenze, le capacitàe le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale, che si può realizzare nella intera gamma dell'apprendimento formale, non formale e informale.
- Orientamento = insieme di attivitàfinalizzate a migliorare le capacitàdella persona di progettare, affrontare e monitorare le scelte relative alla costruzione e gestione dei propri percorsi di istruzione, formazione, lavoro, in tutte le fasi del ciclo di vita e in particolare nei momenti di transizione fra diverse condizioni e percorsi.
- Accreditamento = strumento strategico di qualificazione e sviluppo del sistema formativo integrato regionale finalizzato al miglioramento continuo dell'offerta di istruzione e formazione nella prospettiva dell'apprendimento lungo l'intero arco della vita.
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Rispondenza dell'atto a particolari emergenze o gravi situazioni determinatasi sul territorio: Il ddl non risponde a particolari emergenze o gravi situazioni determinatasi sul territorio.
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Rispondenza dell'atto ad esigenze di nuove realtàsocio-economiche: Il ddl non risponde in maniera specifica ad esigenze di nuove realtàsocio-economiche. Per questo punto, in ogni caso, si rimanda alla sezione “Corrispondenza con la programmazione regionaleâ€Â.
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Presenza di dati e informazioni nella relazione d'accompagnamento: Nella relazione sono presenti i dati riguardanti il raggiungimento (entro il 2010) degli obiettivi di Lisbona, relativi agli orientamenti n. 23 “Potenziare e migliorare gli investimenti in capitale umano†e n. 24 “Adattare i sistemi di istruzione e formazione ai nuovi requisiti in termini di competenzeâ€Â:
- percentuale di abbandoni scolastici prematuri non superiore al 10% della percentuale media;
- incremento del numero di laureati in matematica, scienze e tecnologie di almeno il 15%, con contestuale diminuzione dello squilibrio dei sessi;
- percentuale dei ventiduenni che ha completato il ciclo di istruzione secondaria almeno superiore all'85%;
- diminuzione dei quindicenni con scarse capacitàdi lettura di almeno il 20% rispetto al 2000;
- percentuale della popolazione adulta in etàlavorativa (25-64 anni) che ha partecipato ad attivitàdi Life Long Learning di almeno il 12,5%.
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Dati e informazioni di sintesi: - I giovani umbri in etàcompresa tra 15 e 19 anni in possesso della licenza media inferiore sono il 98,2% del totale della stessa classe di età, esattamente in linea con la media nazionale. Il tasso di partecipazione nell'istruzione secondaria superiore, calcolato rapportando il totale degli iscritti alle scuole secondarie superiori rispetto alla popolazione residente nella classe d'età14-18 anni, è pari a 98,7, cioè 6 punti in più del dato italiano.
- Il tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori è il secondo più basso rispetto a tutte le altre regioni, pari al 6,6% del totale degli iscritti al primo anno. In Italia, tale valore è pari all'11,1. I giovani tra 18 e 24 anni che abbandonano prematuramente gli studi, cioè coloro, in possesso della licenza media, non frequentano altri corsi scolastici o non svolgono attivitàformative superiori ai due anni sono, nella nostra regione, il 12,7% del totale, contro il 19,7% a livello nazionale.
- La percentuale di coloro che sono in etàcompresa tra 20 e 24 anni e hanno conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore si attesta su una percentuale molto al di sopra di quella nazionale, cioè l'83,1%.
- Per quanto riguarda la popolazione adulta, la percentuale della popolazione umbra in età25-64 anni che ha conseguito al più un livello di istruzione secondario inferiore è pari al 40,0%, contro il 48,2% a livello nazionale. Gli adulti che partecipano all'apprendimento permanente (cioè che frequentano un corso di studio o di formazione professionale) sono, in Umbria, il 7,7% (in Italia il 6,2%).
- Gli occupati e i non occupati che partecipano ad attivitàdi formazione e di istruzione sono, rispettivamente, l'8,3% (due punti in più del dato nazionale) e il 6,1% (valore equivalente a quello italiano).
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Analisi economica
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L'intervento si caratterizza come: Trasferimento di risorse/Investimento diretto
Il DDL prevede varie tipologie di interventi che si possono distinguere in due gruppi:
- investimenti diretti, interventi finalizzati all'accrescimento dei livelli di istruzione e formazione in generale, quindi di accrescimento del valore del capitale umano della Regione;
- trasferimenti di risorse, interventi finalizzati a sostenere l'accesso alla formazione e all'occupazione delle fasce deboli.
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L'intervento si caratterizza come: Strutturale
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Soggetti economici coinvolti direttamente o indirettamente:
I singoli cittadini potranno acquistare crediti formativi, mentre le istituzioni scolastiche o gli altri soggetti privati potranno venderli.
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Fondamenti economici dell'intervento:
Capitale umano è un termine di uso relativamente recente, prevalente nel campo economico (dall'inglese human capital). Il termine ha avuto una rapida ed ampia diffusione negli ultimi vent'anni, per analogia con la terminologia economica che identifica le risorse economiche a disposizione di una data società. Il capitale umano viene incluso nelle risorse economiche insieme all'ambiente e al capitale fisico. Infatti, la capacitàdi una societàdi produrre i beni e servizi necessari a soddisfare i propri bisogni dipende dalla quantità, qualitàe combinazione delle risorse a propria disposizione.
Mentre il capitale fisico è costituito da prodotti materiali durevoli utilizzabili per la produzione di altri beni materiali o immateriali. Detti anche: beni capitali, mezzi di produzione, il capitale umano è costituito dall''insieme delle facoltàe delle risorse umane, in particolare conoscenza, istruzione, informazione, capacitàtecniche, che danno luogo alla capacitàumana di svolgere attivitàdi trasformazione e di creazione.
Dal punto di vista economico, la manifestazione più importante del capitale umano è il lavoro. Sin dalle prime opere di economia moderna, tra fine '700 e inizio '800, il lavoro umano è stato incluso nelle risorse economiche fondamentali. In questa visione, il lavoro appariva soprattutto in termini di quantità, detta anche forza lavoro, ossia il numero d'individui che, in base alle regole legali o sociali è in grado di lavorare in un dato momento per un certo numero di ore annue. Tuttavia, il punto di vista più recente connesso con le teorie del capitale umano tende a porre l'accento sulla qualitàdel lavoro, come fattore in grado di determinare il risultato dell'intero processo produttivo e la crescita economica.
Le componenti principali che determinano il capitale umano sono oggi individuate nell'istruzione e nell'informazione. L'istruzione è un prerequisito fondamentale affinché la popolazione sia in grado di esprimere una quantitàe qualitàadeguata di capacitàlavorativa. Con il termine “istruzione†si può identificare un più vasto insieme di attivitàconnesse con l'acquisizione di conoscenze e capacitàtecniche, dette anche investimenti in capitale umano.
Ci possono essere gravi ostacoli sia privati che pubblici che riducono gli investimenti in capitale umano. Sul piano pubblico, l'accesso all'istruzione di base e/o alla formazione di base può essere troppo ristretto a causa dei costi o a causa di insufficienti investimenti pubblici nel settore educazione. Investire in istruzione e formazione significa pertanto investire in capitale umano.
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Valutazione dei possibili effetti economici dell'intervento:
La formazione viene scorporata in crediti formativi, visti come unitàcapitalizzabili, unitàbase del capitale umano, visto come fattore produttivo.
Visti in questo modo i crediti formativi possono essere visti come beni di investimento, da acquistare. Si può dunque intravedere lo sviluppo di un mercato di questo nuovo bene nel quale potranno interagire soggetti pubblici e privati.
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Esistenza di uno o più programmi alternativi: No
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Breve analisi dei benefici attesi:
Si prevede l'innalzamento del livello di istruzione accreditato e quindi del valore del capitale umano disponibile, inoltre anche una più equa distribuzione di questo capitale anche tra le fasce più deboli, se sostenuta dalle PA.
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Analisi finanziaria
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Descrizione delle spese dei vari articoli dell'atto:
Non sono quantificate le spese dell'atto, né relativamente ai singoli articoli né complessivamente, ma l'intervento finanziario della Regione è prevedibile da vari articoli della legge.
All'art. 4, c.1 sono previste interventi finanziari di promozione, innovazione, monitoraggio del sistema formativo integrato regionale.
Nell'art.5, c.1 e in altri articoli si ricorda l'obiettivo della pari opportunitàall'accesso formativo in particolare da parte delle fasce deboli, (art.10, c.1) dei diversamente abili e di fasce in difficoltàsociale e culturale. Si può prevedere dunque la necessitàdel sostegno finanziario della Regione al perseguimento di questi obiettivi.
All'art.23, c.1 si prevede il sostegno, si suppone anche finanziario, da parte della Regione per interventi di formazione dei docenti e dei formatori in genere che operano in ambito integrato e che dovranno svolgere funzioni di orientamento e tutoraggio dei percorsi formativi.
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Quantificazione della spesa complessiva per l'attuazione dell'atto sul Bilancio Regionale: Non è presente una quantificazione della spesa complessiva per l'attuazione dell'atto.
Dall'analisi finanziaria allegata al disegno di legge si evince che l'atto non prevederànuove autorizzazioni di spesa, in quanto l'atto integra e coordina interventi giàesistenti e utilizzeràle relative risorse messe a disposizione.
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Tipi di risorse utilizzate per il finanziamento dei costi dell'atto: Proprie/Statali/Comunitarie
All'art.27, norma finanziaria dell'atto, si dice che si fa fronte alle spese derivanti dagli interventi previsti dalla legge attraverso le risorse finanziarie trasferite dalla Stato e dall'Unione europea per le medesime finalitàe attraverso le risorse regionali giàdisponibili in leggi regionali di settore.
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Funzione Obiettivo in cui si inserisce l'intervento: Non indicata
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UnitàPrevisionale di Base alla quale/quali saranno attribuiti i costi dell'atto: Non indicata
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Esercizi finanziari che saranno interessati dall'atto: L'atto prevede un processo di programmazione che si esplica attraverso un piano triennale e programmi attuativi annuali che indicheranno le risorse finanziarie destinate agli interventi previsti e il finanziamento di specifici progetti e iniziative.
Saranno interessati dunque gli esercizi finanziari relativi ai tre anni successivi all'adozione del primo piano triennale e poi a seconda dell'adozione del piano triennale successivo.
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Reperimento della copertura finanziaria per il primo anno di entrata in vigore dell'atto
Reperimento della copertura finanziaria per il primo anno di entrata in vigore
dell'atto: Riduzione UPB giàautorizzate
La legge utilizza risorse disponibili nelle leggi regionali, che l'atto integra e coordina.
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Analisi delle nuove o maggiori entrate (se previste): No
Non sono prevedibili maggiori entrate derivanti dall'atto.
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Indicazione e quantificazione nel caso che la copertura finanziaria derivi da una riduzione di una o più preesistenti UPB giàautorizzate: No
Non sono indicate le UPB giàautorizzate da cui dovrebbe derivare la copertura dell'atto, benché dalla norma finanziaria si deduce che esistono leggi regionali di settore dove sono state giàindicate le risorse disponibili e autorizzate.
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Modalitàdi copertura negli anni successivi al primo: Non indicata
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Attivitàdell'Aula
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Decisione finale del Consiglio: APPROVA
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L.R. n.: 7
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del: 15-04-2009
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Pubblicata nel B.U.R. n.: 18
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del: 22-04-2009
- Documenti allegati
Descrizione |
Nome file |
Istruzione e formazione - Ricognizione dei principali dati reperibili a livello regionale |
SFIR_Ricognizione_Dati.doc
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